Presentato il progetto “Io sicuro che me la C.A.A…vo” – Lions Club – Distretto 108 L

Presentato il progetto “Io sicuro che me la C.A.A…vo”

10 gennaio 2015, 15:52

LC UMBERTIDE 1
LC UMBERTIDE
12/12/2014

Lions Club Umbertide
Nei negozi del centro storico i ragazzi con disabilità verbali potranno utilizzare la comunicazione aumentativa

Si chiama “Io sicuro che me la C.A.A…vo” il progetto promosso dal Servizio integrato per l’età evolutiva, con il patrocinio della Usl Umbria 1, la collaborazione del Comune di Umbertide e della Cooperativa Asad e il contributo di Confesercenti, Confcommercio e Lions Club Umbertide, che mira a rendere sempre più autonomi ed indipendenti i ragazzi che presentano disabilità verbali a causa di disturbi cognitivi e dello spettro autistico.
L’iniziativa è stata illustrata presso la Residenza comunale dalla dottoressa Paola Antonelli, responsabile del Servizio Integrato Età Evolutiva della Usl Umbria 1, insieme alle dottoresse Linda Betti e Letizia Giovagnini, alla presenza del sindaco Marco Locchi e di rappresentanti del Lions Club di Umbertide, di Confesercenti e di Confcommercio che hanno subito condiviso l’iniziativa contribuendo economicamente alla sua realizzazione. “Io sicuro che me la C.A.A…vo” è rivolto agli utenti del centro riabilitativo Eta Beta che, con l’aiuto degli operatori, hanno imparato a comunicare attraverso la C.A.A.. Lo scopo del progetto, che partirà in via sperimentale proprio da Umbertide, è quello di permettere ai ragazzi con disabilità verbale di uscire dagli ambulatori di terapia per entrare negli ambulatori della vita, sperimentando anche al di fuori del centro le abilità acquisite.

In questa prima fase sono stati coinvolti gli operatori commerciali del centro storico che, dopo un’apposita giornata formativa che si terrà mercoledì 17 dicembre alle ore 20,30 presso la Residenza Balducci e che è aperta a tutta la cittadinanza, apprenderanno le regole base della C.A.A. per imparare a comunicare con questi clienti speciali. Ad ogni negozio aderente verrà fornito un quaderno contenente i simboli della C.A.A. ai quale i ragazzi attingeranno per avanzare le loro richieste e comunicare, in modo autonomo, con il commerciante. All’inizio saranno accompagnati dagli operatori del centro Eta Beta, ma l’obbiettivo è di far sì che i ragazzi diventino sempre più indipendenti, ed imparino ad andare a comprare un gelato o una maglia prima con i propri genitori e poi da soli.
Grazie a questo progetto i ragazzi impareranno ad acquistare ciò che desiderano o di cui hanno bisogno attraverso una scelta autonoma e potranno così costruire a poco a poco la propria indipendenza. Ad oggi sono già 16 le attività del centro storico che hanno aderito all’iniziativa e che quindi, già dalla prossima settimana, saranno in grado di comunicare con i ragazzi che si esprimono attraverso la C.A.A., ma l’obbiettivo è di estendere il progetto ad una comunità sempre più ampia. “Siamo fieri che questo progetto innovativo parta proprio da Umbertide – ha affermato il sindaco Locchi – Il nostro auspicio è che, da una prima fase sperimentale, l’utilizzo della C.A.A. negli esercizi pubblici della nostra città diventi un’abitudine diffusa, per fare in modo che anche chi comunica soltanto attraverso la C.A.A. si senta parte integrante e attiva della comunità

Mauro Tarragoni Alunni

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