Lions Club Cagliari Karel – Le frontiere nella cura nel diabete mellito di tipo 1: il ruolo dei LIONS per una corretta informazione – Lions Club – Distretto 108 L

Lions Club Cagliari Karel – Le frontiere nella cura nel diabete mellito di tipo 1: il ruolo dei LIONS per una corretta informazione

28 settembre 2016, 10:15

Il Lions Club Cagliari Karel è sempre impegnato in prima linea per la campagna di informazione sulla prevenzione e cura del diabete grazie al socio dr. Marco Songini Coordinatore Comitato Lotta al Diabete Distretto 108L. Pubblichiamo la sua nota informativa, frutto di una costante dedizione allo studio e alla ricerca scientifica, che vuole essere un prezioso stimolo per la diffusione delle informazioni tra i soci e per i soci Lions, per mantenere viva nei pazienti la speranza di ottenere in futuro una possibile guarigione dalla malattia.

“Il trapianto di isole pancreatiche rappresenta oggi una opzione terapeutica per un sottogruppo di pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 e le prospettive di sviluppo della procedura sono tali da fare prevedere un progressivo allargamento della indicazione al trapianto.

Era già stato ampiamente dimostrato alla fine degli anni 90 che l’infusione di isole isolate fosse in grado di ripristinare la normoglicemia in pazienti diabetici già sottoposti a trapianto di rene. I risultati clinici sono progressivamente migliorati con l’affinamento delle procedure di isolamento e con l’introduzione di nuovi metodiche di controllo di qualità dei preparati destinati al trapianto: la percentuale di successo è arrivata infatti ad essere superiore al 50%. Un ulteriore passo avanti è stato fatto con l’introduzione di nuove terapie immunosoppressive. I successi ottenuti con questi farmaci sono stati tali rendere possibile l’allargamento della indicazione al trapianto anche a quei pazienti diabetici, non in terapia immunosoppressiva per un precedente trapianto di organo, caratterizzati da uno scarso controllo dei valori glicemici e/o con ipoglicemie non avvertite e/o con complicanze progressive nonostante un attento monitoraggio glicemico, un diabete quindi definito instabile.

Gli effetti del trapianto di isole nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 sono molteplici. I pazienti che ottengono l’ insulino indipendenza hanno, innanzitutto, un netto miglioramento della loro qualità di vita con un ottimizzazione del loro compenso glicemico, ma è stato dimostrato che, anche in caso di funzione parziale del trapianto (quindi con la necessità di insulina seppure a dosi molto ridotte), ci sono diversi benefici nei riceventi. Infatti anche i pazienti con una parziale funzione mostrano con poche unità di insulina un netto miglioramento delle glicemie, del loro metabolismo e un rallentamento della progressione delle complicanze croniche.

Le prospettive più esaltanti riguardano la possibilità di conoscere e quindi di controllare i processi che portano alla formazione di nuove beta cellule pancreatiche insulinoproduttrici con l’obiettivo di arrivare ad ottenere in laboratorio una massa cellulare sufficiente a trapiantare molti pazienti. Diversi studi suggeriscono che le cellule staminali da cui ottenere nuove cellule beta siano presenti nei dotti pancreatici, altri che originino dal midollo osseo, altri ancora hanno dimostrato che la nuove beta cellule si formano dalla replicazione di quelle esistenti. L’elevato numero di lavori usciti nel campo delle cellule staminali, utilizzando tra l’altro approcci e modelli di studio differenti, rafforzano in qualche modo la validità dell’idea di base e fanno sperare in una rapida evoluzione di questi studi verso l’applicazione in campo clinico.

La diffusione di queste informazioni dovrebbe servire a mantenere viva la speranza nei pazienti di ottenere in futuro una possibile guarigione dalla malattia. Una diffusione delle informazioni serve anche a promuovere la raccolta di finanziamenti per facilitare la ricerca scientifica in tal senso. Nello stesso tempo la informazione deve essere precisa e corretta in modo da non creare illusioni tra i pazienti e viaggi della speranza verso centri di ricerca.

Occorre pertanto promuovere una corretta informazione su questi temi nella popolazione e a questo fine un ruolo importante possono avere le associazioni di servizio come stanno promuovendo  i Lions con varie iniziative quali il Comitato Lotta al diabete”.

Dr Marco Songini
Coordinatore Comitato Lotta al Diabete Distretto 108L
Lions Club Cagliari Karel

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