Legalità, si grazie – Lions Club – Distretto 108 L

Legalità, si grazie

11 aprile 2019, 16:53

Nell’ambito del Progetto Legalità del Lions Club Roma San Paolo il 9 aprile 2019 si è svolto un incontro degli studenti e degli insegnanti dell’Istituto Tecnico Agrario  “Giuseppe Garibaldi”  di Roma con il Dott. Giuseppe Antoci.

Antoci è stato Presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013 al febbraio 2018. Nel 2014 ha introdotto nel Parco un protocollo, noto proprio come “Protocollo Antoci” per l’assegnazione degli affitti dei terreni agricoli, che di fatto ha escluso le società mafiose dalla partecipazione e assegnazione dei bandi e dai finanziamenti europei per oltre 5 miliardi di euro. Per questa sua attività Giuseppe Antoci, che vive sotto scorta,  nel 2016 è scampato ad un attentato mafioso grazie alla tempestività della scorta.

Preceduto da una breve presentazione del Presidente del Club, Michele Salvemini, Giuseppe Antoci, definito da Andrea Camilleri (padre di Montalbano) “un eroe dei nostri tempi”, ha tenuto alta l’attenzione di professori e studenti raccontando della sua attività prima e dopo l’attentato e di come la sua famiglia sia coinvolta nella sua vita blindata.

Rivolgendosi ai ragazzi, Antoci ha detto: “Ho tre figlie della vostra età che non possono andare a un concerto o a prendere un gelato quando vogliono. La nostra vita è complicata, la nostra casa è presidiata dall’esercito. Sapevo che avrei rischiato la vita”.  Quando la situazione è divenuta critica, Antoci ha chiesto alla sua famiglia se dovesse smettere e la figlia maggiore gli ha risposto: “Continua papà. Noi siamo con te”. Così ha raccontato ai tanti studenti sempre più interessati e coinvolti ai quali  ha parlato del valore della legalità e del senso della scelta: “Dobbiamo decidere da che parte stare. Nella vita c’è un prezzo da pagare per tutti. Sono convinto, però, che di Antoci ce ne sono milioni, le persone per bene sono di più. Anche io ho paura, sono un uomo come tutti, ma la paura va trasformata quando non si è soli. Alle mie figlie e ai ragazzi dico, infine, che non si educa con quello che si dice, ma con quello che si è. Il nostro Paese non ha bisogno di eroi e simboli. Io ho fatto il mio dovere e fare il proprio dovere deve essere normale. Lo dico a voi ragazzi che, nella vita, vi troverete di fronte molti bivi  e dovrete decidere che strada prendere”.

Numerosi gli interventi di studenti e professori su svariati argomenti sul tema della legalità, di grande attualità nel nostro Paese.

L’attenzione, il coinvolgimento, i ringraziamenti dei ragazzi per aver loro fatto incontrare una persona di grande coraggio e spessore morale ci dimostrano che siamo sulla giusta strada nel tentativo di riportare l’insegnamento dei principi della legalità tra i nostri giovani.

Salvatore Condorelli

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