24 settembre 2015, 17:13
In qualità di Responsabile del “Comitato Alimentazione”, nel ringraziare il Governatore per l’incarico assegnatomi, desidero fornire ai Club alcune indicazioni sulla tematica in oggetto.
Nel 2011 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha stilato delle Linee Guida sottolineando l’importanza di intervenire per migliorare il quadro di salute delle giovani generazioni.
“Le scuole di ogni ordine e grado devono considerare prioritario l’impegno di agire sul piano della Educazione Alimentare in collaborazione con altre Istituzioni e fornire orientamenti per l’organizzazione delle attività educative e didattiche con uno sguardo alle indicazioni della Unione Europea in tema di sviluppo”.
Crescono in Italia nella popolazione giovanile i problemi legati a cattive abitudini alimentari e alla pratica di stili di vita poco sani con implicazioni socio-sanitarie.
Nella metodologia della educazione Alimentare occorre integrare gli aspetti fondamentali dei rapporti uomo-salute-cibo-cultura-ambiente che accompagni i ragazzi dalla scuola dell’infanzia in poi per condurli alla acquisizione di un adeguato grado di consapevolezza e di capacità critica e operativa rispetto alla complessità dell’atto alimentare.
La Scuola è il luogo di elezione per svolgere azione preventiva di Educazione Alimentare rivolta alle giovani generazioni affrontando anche le questioni centrali di igiene e sicurezza, tracciabilità di filiera, tipicità e sostenibilità ambientale.
Con i membri del mio Comitato ci attiveremo per effettuare nelle Scuole di ogni ordine e grado corsi di Educazione Alimentare che già da anni sia io sia altri Colleghi presentiamo con successo e cercheremo anche di stabilire relazioni e sinergie tra il mondo scolastico e i soggetti operanti sul territorio: Enti Locali, Associazioni di Categorie, mondo della distribuzione, circuiti della comunicazione.
Invito i Presidenti a chiamarci e coinvolgerci per interventi sia nelle Scuole sia nei Club per individuare e prevenire disturbi del comportamento alimentare.
Occorre promuovere una vera “Cultura Alimentare” attraverso un approccio sistemico e la Scuola è l’Istituto Sociale di elezione per fare una vera Educazione Alimentare con il presidio costante delpercorso formativo.
MARIA NEGRO