I BAMBINI DI REBIBBIA IL CLUB ROMA PANTHEON NELLE VESTI DI BABBO NATALE – Lions Club – Distretto 108 L

I BAMBINI DI REBIBBIA IL CLUB ROMA PANTHEON NELLE VESTI DI BABBO NATALE

19 dicembre 2015, 20:29

Nell’accogliente sala del nido, otto bambini – per la maggior parte Rom – stanno vivacemente giocando con “Pagnottella” e “Pastafrulla”, due divertentissime clown che, accosciate sul pavimento di linoleum, fanno smorfie e sorrisi a non finire. Nella sala, affrescata con scene tratte dal Libro della Giungla di Kipling, volteggiano le bolle di sapone lanciate da Pagnottella e nascono, come per incanto, le figure di animali intrecciate da Pastafrulla in palloncini di gomma colorata. Bambini ritrosi e diffidenti quando ci hanno incontrato, occhi spalancati in braccio alle loro mamme, che ora sorridono e giocano, giocano, giocano. Ogni anno, a Natale, una favola che si ripete. Siamo una piccola rappresentanza del Club, che porta i regali ai figli delle donne recluse nel carcere di Rebibbia: giocattoli, vestitini, apparecchi medicali, tutto per far divertire i bambini, rasserenare le mamme e rassicurare il pediatra; e tutto sotto l’albero di Natale che domina il nido, quasi a proteggerlo. È con noi la Vice Direttrice del carcere, Gabriella Pedote, prodiga di informazioni sulle attività del nido, orgogliosa della grandissima attenzione della struttura nei confronti dei bambini, impegnata a garantire loro una vita dignitosa e, per quanto possibile, serena. Anche le mamme, parlando liberamente con loro, si rivelano meno inquiete di quanto ci saremmo aspettati: la vita con i loro bambini, lontano dal campo nomadi, è un’esperienza sconosciuta; l’attività lavorativa nel carcere, che le affranca dalla sudditanza alla famiglia patriarcale, è una nicchia di autonomia dalla quale sono sempre state escluse. Ci chiediamo come sarà la loro vita quando avranno scontato la pena. Intanto i bambini giocano con i clown e si rimpinzano con i dolci che sono stati preparati per loro. Il tempo passa veloce e qui il tempo è ritmato da cicli amministrativi che non ammettono eccezioni. Abbracciamo i bambini che ora sorridono e ci congediamo dalle mamme, che ora ci salutano come se ci fossimo sempre conosciuti: mi sento di perdonarle per quella volta che forse una di loro mi ha costretto a denunciare un furto.

Maria Patrizia Campanella

Addetto Stampa Lions Club Roma Pantheon.

Condividi su

 

Tags

Scroll to top
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com