Lions Club Perugia Maestà delle Volte: relazione del Prof. Vincenzo Mennella alla 19° Mediterranean Lions Conference – Lions Club – Distretto 108 L

Lions Club Perugia Maestà delle Volte: relazione del Prof. Vincenzo Mennella alla 19° Mediterranean Lions Conference

3 aprile 2016, 20:30

Nel corso della recente 19 th Mediterranean Lions Conference, svoltasi a Malta dal 17 al 19 marzo scorsi, molto apprezzata è stata la relazione, scritta a quattro mani con il professor Tommaso Sediari, il Governatore del Distretto 108 L, tenuta dal professor Vincenzo Mennella del Lions Club Perugia Maestà delle Volte, l’effervescente nuovo Club presieduto dalla prof.ssa Stefania Casieri.

La relazione dal titolo “Intercultural Cooperation, Integration, Development opportunities” ha infatti raccolto molti consensi tra i numerosi delegati presenti alla sessione dedicata ai migranti e, per chi desideri farsi un’idea sintetica di quanto esposto dal prof. Vincenzo Mennella, riportiamo di seguito lo smart report del suo discorso.

SMALL REPORT

Sommario

Premessa
Migranti dal Mediterraneo verso l’Europa
Cause dei flussi migratori
Le rotte mediterranee ,le più pericolose e letali al mondo
L’impatto dei migranti sulla crescita economica e sulla spesa sociale in Italia
La gestione del fenomeno migratorio
La cooperazione tra i Lions Club delle due sponde del Mediterraneo
per individuare azioni di integrazione e di sviluppo sociale ed economico

Premessa

Il titolo racchiude in breve l’oggetto della nostra relazione.
Le innumerevoli tragedie ,che da molti anni stanno interessando i popoli che gravitano sul bacino del Mediterraneo , generano flussi di portata eccezionale di migranti verso l’Europa. E’ questo un fenomeno di natura epocale che presenta risvolti ,complicazioni e rischi imprevedibili ma sicuramente in crescita esponenziale che è impossibile fermare e difficile da controllare .

Migranti dal Mediterraneo verso l’Europa

L’evoluzione dei flussi migratori dal Mediterraneo verso l’Europa dipende da molti fattori e in particolare da quelli economici e sociali e dalle loro mutevoli interrelazioni.
La crescente dinamicità del fenomeno contribuisce a modificare gli assetti demografici, sia di tipo qualitativo che quantitativo,di tante regioni europee, e può costituire una potenziale forza destabilizzante degli equilibri economici e sociali delle Comunità interessate che hanno sistemi economici ancora fragili interessati da una crisi tra le più forti degli ultimi tempi in stentata via di risoluzione .

Cause dei flussi migratori
Le cause sono molteplici e le principali possono identificarsi in:
* Crescente e inarrestabile flusso di persone in fuga dai paesi in guerra o interessati da conflitti di tipo etnico e religioso ( le situazioni più drammatiche sono quelle della Siria
e della Libia).
* Avanzare della desertificazione che spinge ogni anno milioni di individui (in particolare giovani) ad abbandonare aree di povertà assoluta.

* Diffusione dell’informazione globale, che alimenta l’aspettativa di benessere e la speranza di sopravvivenza di tanti disperati e la ricerca di rifugio in paradisi europei non meglio identificati,
* Business delle false identità,organizzato da trafficanti di esseri umani.

Le rotte mediterranee ,le più pericolose e letali al mondo

L’Italia e la Grecia rimangono le principali porte d’accesso all’Unione Europea , anche se recentemente si è aggiunta la rotta balcanica che nei mesi estivi del 2015 ha visto un aumento di 1500-2000 unità al giorno di cui il 30% costituito da donne e bambini di cui moltissimi non accompagnati .E’ recentissima la restrizione alle frontiere da parte di molti paesi (Macedonia , Slovenia, Croazia,Serbia. ) con la pratica chiusura della rotta dei Balcani ai migranti che entrano illegalmente, con sviluppi imprevedibili.
Queste persone si trovano ad affrontare gravi pericoli legati al disagio del viaggio,agli abusi dei contrabbandieri e di bande criminali e al crescente inasprimento delle frontiere.
Preoccupa il numero dei morti in mare durante la traversata(diverse migliaia)) nonché la vulnerabilità e il rischio di sfruttamento cui sono assoggettate le persone con esigenze particolari come i minori non accompagnati –

L’impatto dei migranti sulla crescita economica e sulla spesa sociale in Italia

La crisi di rifugiati che sta attraversando l’Europa è diventata la sfida del XXI secolo con conseguenze durature per la stabilità regionale,la solidarietà umanitaria ,l’accoglienza e l’integrazione dei migranti stessi.

Per quanto concerne il ruolo degli immigrati sul mercato del lavoro italiano va considerato che la realtà italiana è oggi complicata dalla presenza di una consistente economia sommersa dove gli immigrati trovano spesso lavoro.
Sintetizzando si possono riassumere le seguenti posizioni:
-gli immigrati sono concorrenti dei nativi in quanto esercitano l’effetto di ridurre l’occupazione o il salario di questi ultimi.
– gli immigrati sono complementari in quanto essendo occupati nei livelli più bassi della scala lavorativa permettono ai nativi di accedere a posizioni più prestigiose.

Per quanto attiene all’impatto dell’immigrazione sulla spesa sociale va osservato innanzitutto che la crisi economica e occupazionale , che ha caratterizzato il sistema produttivo e il mercato del lavoro , ha fatto emergere la crescita della quota di lavoratori stranieri nonostante la permanenza di molte problematicità legate al loro mancato riassorbimento.
Difficile è la valutazione dei trend occupazionali stranieri data, la presenza di un mercato non ufficiale che i dati statistici non rilevano : l’analisi dei dati ufficiali conferma che i lavoratori stranieri svolgono lavori non qualificati con retribuzioni mediamente basse e le modalità di ricerca di una occupazione cambiano a seconda della cittadinanza

La gestione del fenomeno migratorio

Il rapido intensificarsi dei flussi migratori verso l’Europa richiede che la Comunità internazionale e l’Europa si impegnino per gestire la crisi nel modo migliore e con attenzione verso gli esseri umani coinvolti.

Barriere e confini chiusi non fermano persone che fuggono per salvarsi la vita.

I paesi europei hanno la responsabilità di aiutare coloro che cercano protezione da guerre e persecuzioni e dovrebbero mettere in atto misure atte a scongiurare abusi e violenze lungo i percorsi da parte di trafficanti di esseri umani e reti criminali ,che vanno perseguiti con fermezza,nonché condividere provvedimenti urgenti per l’accoglienza emergenziale dei richiedenti asilo e prospettive operative di lungo periodo per favorire la inclusione sociale dei migranti nelle società ospiti.
Primi passi fondamentali per il sostegno agli immigrati

* Far fronte all’obbligo di salvare vite in mare con operazioni di soccorso opportunamente potenziate e finanziate
* Assicurare migliori condizioni di accoglienza uniformandole in tutti gli stati membri dell’Unione Europea
* Maggiore solidarietà all’interno dell’Europa per una suddivisione più equa delle richieste d’asilo,onde alleggerire la pressione su Italia e Grecia , con la creazione di un sistema di asilo comune europeo funzionante
* Elaborare programmi di rimpatrio per le persone che non necessitano di protezione internazionale
* Controlli più rigidi dei migranti alle frontiere per esaminare le richieste di asilo in funzione antiterrorismo

Operazioni di lungo periodo:

* sforzo sistematico per reprimere il traffico di esseri umani e nel contempo adottare
strategie legali per garantire ai migranti vie di salvezza

* attuare la mediazione interculturale per favorire l’ inclusione sociale dei migranti attraverso processi di non discriminazione e di inclusione delle differenze e la collaborazione su obiettivi comuni di sviluppo

*Maggiore cooperazione per affrontare le cause all’origine dei movimenti migratori trovando soluzioni politiche ai conflitti e alle violazioni dei diritti umani.

*Finanziare con maggiori risorse le principali operazioni umanitarie attraverso un’assistenza più mirata

* Aumentare la cooperazione allo sviluppo nei paesi di origine degli immigrati con maggiore attenzione ai paesi della fascia sub-sahariana che hanno alti tassi di povertà e di crescita demografica.

La cooperazione tra Lions Club delle due sponde del Mediterraneo per le azioni di integrazione e di sviluppo sociale ed economico.

I Lions di tutto il mondo, e in particolare quelli dei paesi che gravitano sul Mediterraneo , consapevoli delle innumerevoli tragedie che da molti anni ci stanno coinvolgendo,
sono preoccupati delle conseguenze che potrebbero determinarsi nell’immediato e nel lungo periodo.
Nel 2011 allorché la primavera araba, coinvolse direttamente alcuni paesi (segnatamente Egitto,Libia e Tunisia) si pensava che la stessa avrebbe potuto offrire un raggio di speranza alle future generazioni e che una volta curate le ferite della rivoluzione si sarebbero perseguiti obiettivi di sviluppo sostenibile per rafforzare la pace, la stabilità e la prosperità nonchè ridurre il gap esistente tra i diversi paesi dell’area ancorché sviluppando strategie di sviluppo su standard riferiti a quelli comunitari. Ci si illudeva inoltre che una grande collaborazione avrebbe potuto dar vita ad “uno spazio mediterraneo” radicato nella millenaria cultura, nelle sue radici mediterranee e nella sua capacità di un approccio ai problemi di dialogo tra le civiltà.
Oggi a distanza di cinque anni la situazione politico-economica si è aggravata,viviamo in un momento più inquieto e insicuro di prima e forte è la delusione di non vedere riconosciuti nell’area mediterranea quei valori e quei principi che sono alla base della stessa costruzione europea, a cominciare dai diritti umani .
Poiché è convinzione comune che non ci si può permettere di rinviare alcune agende al futuro, possiamo almeno tentare di correggere una delle cause di arretratezza e di rallentamento dei processi di riforma che è dovuta alla debolezza della società civile in quei paesi.
Quindi ci rivolgiamo prioritariamente ai Lions Club delle due sponde che hanno già rapporti di collaborazione e a quelli che intendono costruirne,per apportare un contributo di speranza , oltre l’emergenza,e avvicinare i popoli che si affacciano sul Mediterraneo.
Per questi motivi, nella prospettiva di dialogo culturale, i Club delle due sponde possono avanzare proposte operative per identificare vie di sviluppo e per individuare campi di azione prioritari su cui riversare energie interdipendenti e che possano costituire gli ingredienti di un programma base .
Moltissimi sono i temi proponibili
* migliore gestione delle risorse e delle richieste d’acqua

* uso più razionale dell’energia e impiego più intensivo delle energie rinnovabili

* turismo e agricoltura sostenibili

* gestione sostenibile del mare , delle coste e delle risorse marine

* miglioramento dei programmi alimentari

* salute e assistenza sanitaria
Grazie dell’attenzione

 

 

 

 

 

 

 

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