La Fontana Maggiore di Perugia – Lions Club – Distretto 108 L

La Fontana Maggiore di Perugia

13 aprile 2016, 18:42

I Lions Club di Perugia: “Augusta Perusia”, “Volumnia” e “Fonti di Veggio” tra le varie iniziative inerenti il Service “Conoscere la città del passato per pensare il futuro” hanno organizzato una conferenza dal titolo “Acqua per la città: l’acquedotto di Monte Pacciano e la Fontana Maggiore di Perugia”, relatrice la Prof.ssa maria Rita Silvestrelli, storica dell’arte italiana.
Allieva di Pietro Scarpellini, laureata all’Università di Perugia, borsista tra il 1987 e 1988 presso la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte “Roberto Longhi” si specializza nel 1994 in Archeologia e Storia dell’Arte all’Università di Siena, conseguendo nel 2002 il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte.
Dal 1985 insegna all’Università per Stranieri di Perugia.
I suoi studi tendono all’approfondimento di argomenti storico artistici condotti con particolare attenzione alla rilettura delle fonti d’archivio.
Ha dedicato numerosi lavori alla piazza di Perugia.
Altri contributi indagano le architetture medievali e rinascimentali dell’Umbria.
Si è occupata di pittura del ‘400 con interventi più o meno approfonditi su artisti tardo gotici.
Insieme a Pietro Scarpellini ha scritto un volume monografico su pinturicchio nel 2033.
Ha fatto parte del comitato scientifico delle mostre umbre dedicate ad Arnolfo di Cambio e Pinturicchio.
Studi particolari sono stati fatti sull’acquedotto di Monte Pacciano, la Fontana Maggiore di Nicola e Giovanni Pisano e quella frammentaria di Arnolfo di Cambio.
I lavori dell’acquedotto e della Fontana furono diretti da Frate Bevignate che riuscì, laddove altri prima di lui avevano fallito, a risolvere brillantemente il problema dell’approvvigionamento idrico della città.
La Fontana è stata costruita tra il 1275 e il 1278, per portare l’acqua in città dal nuovo acquedotto di Monte Pacciano.
Al disegno della Fontana si dedicarono Nicola e Giovanni Pisano, i due grandi protagonisti della scultura italiana duecentesca.
I due artisti la vollero elevata su una gradinata circolare e formata da due vasche di pietra bianca e rosa sormontate da una conca bronzea da cui si levano tre ninfe o virtù teologali.
L’opera è un esempio di fontana medievale a bacini sovrapposti tra i più monumentali per la sua collocazione al centro della piazza e per la ricchezza delle decorazioni.
Nella Fontana è evidente la presenza della mano giovanile di Giovanni Pisano.
L’artista lascia la sua firma su un’iscrizione della vasca inferiore, quasi a sottolineare un processo di autonomia ormai compiuto.
Alla conferenza, che si è tenuta presso l’Hotel Plaza in Via Palermo a Perugia, erano presenti: alcuni Assessori Comunali, i Presidenti dei Club, il Presidente di Zona e numerosi soci dei Club.
E’ seguita la Conviviale.

 

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