Comitato Progetto Martina: linee guida per i Club – Lions Club – Distretto 108 L

Comitato Progetto Martina: linee guida per i Club

6 settembre 2018, 16:53

Intendiamo proseguire il nostro compito nella continuità con il passato, avvalendoci sempre delle novità che la tecnologia, la ricerca medica, le scoperte scientifiche potranno apportare. Com’è noto, il Service si rivolge a ragazzi/ragazze delle scuole superiori (e con qualche distinguo a quelli delle scuole medie), con lo scopo di informare su una cultura di prevenzione delle principali neoplasie, e nel contempo di stimolare ad adottare accorgimenti e stili di vita che, per quanto possibile, ne precludano l’insorgenza. Circa lo svolgimento prossimo dell’incarico cui ciascuno di noi è stato preposto, prendo atto che esistono realtà locali diverse; è consentito pertanto realizzare con modalità diverse di approccio (modulate a seconda delle caratteristiche dei giovani interlocutori con cui ci confronteremo) lo stesso Service Progetto Martina, che però, così come concepito dai suoi ideatori, è strutturato su linee- guida precise ed ormai consolidate, che siamo chiamati a rispettare. In termini concreti, sono 2 i momenti essenziali in cui si articola il Service: a) le lezioni nelle aule scolastiche (ciascuna della durata di circa e non oltre 60-70 minuti, per non stancare o annoiare i giovani discenti) tenute da medici, Lion o non, che hanno aderito all’iniziativa e si prestano nel ruolo di docenti; b) al termine di ogni lezione, la raccolta- ad opera del responsabile del Club che organizza la lezione- di appositi questionari prestampati a risposte multiple (distribuiti all’inizio di ogni lezione) su argomenti inerenti le lezioni appena impartite, che ogni studente presente alla lezione è invitato a compilare in maniera anonima, ed il successivo invio- da parte sempre del responsabile del Club- degli stessi questionari compilati al Coordinatore nazionale Cosimo Di Maggio, che provvederà a visualizzarli col lettore ottico, estrapolandone risposte e giudizi dati dagli studenti, comunicando poi i risultati al Club di provenienza. La lettura e la successiva catalogazione dei dati così forniti, si prestano ad un triplice scopo: a) la verifica dell’apprendimento da parte dei giovani; b) la capacità di comunicazione e di trasmissione delle notizie da parte del medico che ha tenuto la lezione; c) la quantificazione del numero dei discenti, con relativa visibilità dell’iniziativa. Purtroppo ancora dopo parecchi anni dall’inizio e dal rodaggio del Service, ogni anno si verifica il caso che alcuni Club ritengano di effettuare il Progetto Martina, bypassando ed ignorando il 2° importante momento descritto (compilazione dei questionari con successivo invio degli stessi al Coordinatore nazionale). Questi presiede sia un apposito Comitato scientifico interdistrettuale (composto da noi medici Lion) che lo affianca per aggiornare periodicamente diapositive e didascalie che compongono il materiale di base delle lezioni sia le frequenti riunioni indette tra noi responsabili distrettuali, allo scopo di comunicarci a vicenda lo stato dell’arte e proseguire secondo linee guida comuni e condivise. Uno dei compiti di noi responsabili del Service è proprio quello di informare i Club di rispettiva competenza sulle modalità di svolgimento dell’iniziativa. Personalmente, a breve, in linea con quanto effettuato in passato, anche quest’anno invierò ai rispettivi Presidenti di tutti i Club del Distretto una email sul nostro Service (scopo, modalità di svolgimento, raccolta dati, ecc.) non per proselitismo, ma semplicemente per una doverosa opera di informazione e formazione. Poi, ciascun Club sarà libero di scegliere se effettuare il Service o no. Ritengo, in conclusione, che il nostro compito sia quello di un’informazione ponderata, didascalica ma non astrusa, accessibile a tutti, con lo scopo di fugare- tra i giovani e le loro famiglie- 2 pericoli insiti nella mentalità del nostro tempo: a) il fantasma della paura ad oltranza della neoplasia, la paura cioè che ogni piccolo sintomo sia riconducibile ad una manifestazione irreversibile e devastante di questa malattia; b) la supponenza dell’invincibilità, la convinzione cioè di essere immuni dalla malattia, per il solo fatto di essere giovani. Sono a vostra disposizione, aperto sempre ai vostri consigli ed, eventualmente, alla vostra critica. Un caro saluto, un abbraccio fraterno, a presto.

Giuseppe Lio, Responsabile del Comitato “Progetto Martina”

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