LC Nuoro Host – In ricordo del Sottotenente Mauro Gigli, Medaglia d’Oro al Valore Militare – Lions Club – Distretto 108 L

LC Nuoro Host – In ricordo del Sottotenente Mauro Gigli, Medaglia d’Oro al Valore Militare

1 marzo 2025, 9:06

Mercoledì 5 Marzo alle ore 10, nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele a Nuoro,il Lions Club Nuoro Host, ricorda il Sottotenente Mauro Gigli, Medaglia d’Oro al Valore Militare, con un evento molto importante. Ci sarà il picchetto d’onore,il trombettiere della Brigata Sassari e l’alza bandiera. Durante tutta la giornata la piazza sarà animati da vari info points delle varie Armi.
Il Sottotenente rimase ucciso nell’esplosione di un ordigno artigianale mentre si trovava nel campo di battaglia durante l’ Operazione ISAF in Afghanistan il 28 luglio del 2010.

Chi era il Sottotenente Mauro Gigli?

Riportiamo alcuni brani dell’intervista che Famiglia Cristiana fece l’11 giugno 2010, pubblicata su famigliacristiana.it il 29 luglio 2010

Mauro Gigli appartiene al 32° reggimento genio guastatori, inquadrato nella Brigata alpina Taurinense. Ci aspetta vicino a un Buffalo, un mezzo gigante di fabbricazione americana con cui gli sminatori operano sul campo. «E’ un ottimo professionista, oltre che un amico”, dice, presentandoci, il portavoce della missione, il maggiore degli Alpini Mario Renna. Sorride, Gigli.  Le domande vertono sul suo lavoro, com’è ovvio che sia. Ma in ultimo si parla anche di The hurt locker, il film che vinto l’Oscar 2010 e che racconta vita ed emozioni degli sminatori americani impegnati in Irak. 

    «Gli ordigni esplosivi improvvisati (gli Iedd, Improvised explosive device disposal, ndr.) sono una minaccia con cui ci misuriamo continuamente», esordisce Gigli che alle spalle ha una grande esperienza maturata in diverse missioni. «Siamo qui da neppure tre mesi e già i nostri team di Herat e di Bala Murghab hanno dovuto compiere oltre 50 interventi. Se sommiamo anche le operazioni dei team degli artificieri italiani che operano  sud, a Shindad e a Farah, il totale sale a 80 e più». 

    «L’esplosivo è contenuto in bottiglie, in scatole di legno o di cartone; la detonazione viene attivata da piatti di pressione o tramite un sistema a tempo oppure, ancora, grazie a un radiocomando», prosegue Gigli. «Il momento più delicato è sicuramente quando c’è l’approccio manuale dell’operatore.  Ogni intervento fa storia a sé. Certo, abbiamo anche a disposizione piccoli veicoli robotizzati e i Buffalo. Decidiamo di volta in volta come procedere, la scelta è dettata anche dal posto dove viene rinvenuto l’ordigno, se in terreno aperto, desertico, in campagna o in un luogo densamente abitato, con alto rischio per i civili»….

…Ci salutiamo. E’ l’imbrunire di venerdì 11 giugno. Insieme con il  caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis, Mauro Gigli  muore non lontano da Herat la sera del 28 luglio. De Cillis lascia una moglie, incinta al quarto mese, e una figlia piccola. Gigli lascia la moglie e due figli, di 19 e 7 anni.  Con questi due nuovi lutti, l’Operazione Enduring Freedom, cominciata sul finire del  2001, conta 1.970 soldati stranieri morti in Afghanistan; di questi 29 sono italiani. “

Concludiamo questo articolo con la motivazione dell’onoreficienza

“Sottufficiale del 32° Reggimento Genio Guastatori dalle straordinarie qualità morali e professionali, comandato in missione di pace in terra afghana nell’ambito dell’operazione ISAF, ha contribuito costantemente, con coraggio, estrema perizia e assoluta dedizione, al conseguimento degli obiettivi della missione. Il 28 luglio 2010 interveniva sul luogo ove era stato ritrovato un ordigno rudimentale. Dopo aver effettuato le operazioni di brillamento dell’ordigno, procedeva ad una perlustrazione delle zone limitrofe durante la quale veniva mortalmente investito dalla violenta deflagrazione di un secondo ordigno proditoriamente occultato dalla mano dei vili attentatori. Fulgidissimo esempio di attaccamento al dovere che, con il suo estremo sacrificio, ha contribuito in modo significativo ad accrescere il prestigio dell’Italia e della Forza Armata in ambito internazionale, tenendo alti gli ideali di pace e solidarietà. Ingil (Afghanistan), 28 luglio 2010”

(Fonte: Presidenza della Repubblica)

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