Dialogo col dg team – Lions Club – Distretto 108 L

Dialogo col dg team

26 gennaio 2014, 20:34

imageAntonio Caproni , LC Perugia Fontidi Veggio

di Redazione
Riceviamo dal socio Antonio Caproni del Lions Club Perugia Fonti di Veggio alcune considerazioni su quanto pubblicato sulla LIS, relativo all’incontro tra il 1° VDG e i 1° VicePresidenti di club:

Caro Giampaolo,

anch´io, come l´amico Angelo, vorrei trasmetterti alcune considerazioni sul dibattito in corso, derivanti dalla mia spassionata esperienza ultraventicinquennale.

Anch´io, come molti, ho vissuto lo scontro generazionale nel club di provenienza e noto, a distanza di tempo, che questo “scontro” (chiamiamolo così, ma senza alcuna enfasi) si sta riproponendo in senso inverso ma, con alcune caratteristiche completamente diverse e, credo, di importanza fondamentale.

All´epoca infatti io, come moltissimi altri soci, eravamo completamente votati al we serve, con tanta curiosità e tanta voglia di approfondire le conoscenze sul lionismo sollecitando e frequentando riunioni distrettuali appositamente organizzate, leggendo sul sito internazionale, cercando notizie sui libri di lionismo che cercavamo di rubacchiare ai congressi nazionale ecc.

Di contro avevamo la maturità dei più anziani che si stavano sedendo sul conosciuto e sul fatto e restii a qualsiasi innovazione, anche se, all´epoca la visibilità dei lions non era portata all´esterno con manifestazioni di richiamo, ma era portata a conoscenza delle personalità più in vista delle città, che non mancavano mai alle nostre riunioni di club o di interclub: sindaco, prefetto, vescovo, generale dei carabinieri e della guardia di finanza, rettore, provveditore ecc., e tenevano moltissimo ai nostri inviti.

Le serate erano sempre improntate su temi di attualità e con forma impeccabile: il cerimoniere ed il presidente studiavano a tavolino nelle settimane precedenti, con la massima meticolosità sia sui tempi delle relazioni, dei susseguenti interventi, e dell´organizzazione spicciola della serata, dall´abbigliamento e dal ricevimento ai nomi sui tavoli del meeting e sella sala da pranzo, ai fiori e doni ai relatori, impianti stereo, video e microfoni.

Oggi tutto ciò non lo noto più, stiamo perdendo, piano piano, la forma che poi in definitiva è anche sostanza. Una serata perfetta dà visibilità e garantisce agli ospiti quella serietà che la nostra associazione promana. Oggi è più facile leggere nei volti dei relatori e degli ospiti del disappunto, accennato magari con una leggera smorfia del viso. E tutto ciò contribuisce a creare disaffezione.

Mi sto dilungando su qualche accenno che ritengo comunque importante, ma vengo al tema.

Come l´amico Angelo Bellosono, anch´io auspico delle sezioni annuali per i simpatizzanti dei club, i futuri lions, la curiosità che dimostreranno nell´apprendere e la puntualità della frequenza ci faranno capire se poi quell´elemento sarà un buon lions o soltanto un “arrampicatore”.

Un nuovo socio deve (e dico deve senza eccezioni) fare anticamera per almeno un´annata frequentando sempre, o quasi, e partecipando alle sessioni organizzate dal Distretto per i nuovi soci (perché non assegnare un punteggio per ogni presenza promuovendo l´ingresso al raggiungimento di tot punti?)

Nelle nostre annate, poi, non sentiamo più parlare di lionismo, mentre un tempo si organizzavano delle serate con i Past Governatori dove gli attori principali erano i soci dei club, che potevano chiedere, chiedere, chiedere ed avere risposte adeguate e crescere.

Bene, come la visita del Governatore, che è divenuta istituzionale, io introdurrei almeno due serate annuali, anche in interclub, con i Governatori o i Vice o i Past, una sugli aspetti e la storia del lionismo ed una sul suo braccio caritatevole la LCIF ( anche perché, ancor oggi, ci sono soci anche officer di club, che non conoscono cosa sia e quanto sia importante tale riconoscimento).

Poi, caro Giampaolo, consiglierei al Governatore di istituire una commissione (massimo tre soci, uno per regione) che raccolga ed analizzi tutti i dati statistici dei club, dalle presenze annuali dei singoli soci all´elenco ti tutti i soci immessi ed usciti, possibilmente dalla costituzione del club, con tutte le eventuali motivazioni possibili, magari anche andandole a raccogliere direttamente dagli interessati.

Questo sarebbe un pò come la ricerca sui tumori, per individuarne efficacemente le cause e vincerli servono le maggiori informazioni possibili. Sono convinto che ne potrebbero scaturire elementi interessanti.

Io, ad esempio, da tempo seguo quest´andamento nel mio club e posso affermare che le ammucchiate di ingressi di certe annate, soltanto per la bella figura del presidente, sono state le più deleterie per il club.

Infine condivido in pieno la proposta dell´amico Angelo sull´Accademia di Lionismo, purché questa apra le porte con accortezza ai soci con certe anzianità e di provata fede che, nel tempo, tendano ad esaurire la loro spinta emotiva verso l´Associazione.

Mi scuso se mi sono dilungato ma quello della demotivazione dei soci è un tema che preoccupa l´associazione e, al momento, sta investendo anche i miei sentimenti.

Un caro abbraccio

Antonio Caproni

Risposta del 1° VDG Giampaolo Coppola

Carissimo Antonio,

ti ringrazio per avermi inviato le tue considerazioni, che condivideremo con tutti i nostri amici.

In passato la voglia di servire ed anche una societa’, un po’ meno frenetica, consentivano ai futuri soci di poter approfondire meglio gli aspetti organizzativi e valutare con molta attenzione cosa significava entrare nel mondo Lions.

Oggi pero’,in una societa’ in continua evoluzione, molto caotica, in continuo movimento e costantemente in contatto con i social network , in cui la scala dei valori fondamentali e’ molto diversa che in passato, c’e’ piu’ superficialita’ e meno tempo da dedicare per approfondire gli scopi e il funzionamento di una grande Associazione come la nostra.

Da qui la crisi delle vocazioni e la crisi dell’associazionismo in genere.

Sono d’accordo con te, e lo ho gia’ ribadito nei miei precedenti commenti, che prima di ammettere ufficialmente un nuovo socio nel club sarebbe necessaria oltre che una sua formazione apposita, che gia’ oggi e’ disponibile con professionalità a livello distrettuale, anche una sua frequentazione con la maggior parte dei soci con cui poi egli dovra’ relazionarsi e collaborare in futuro.

Sull’aspetto formale del cerimoniale sfondi una porta spalancata. A mio avviso e’ necessario richiamare i club al rispetto piu’ attento del cerimoniale.

E’ pur vero che l’eccessivo formalismo puo’ dare un po’ fastidio ai nuovi e forse anche vecchi soci, ma per me e’ un modo indispensabile per caratterizzarci univocamente ovunque siamo presenti.

Negli ultimi tempi, avendo girato un po’ nei vari club , ho notato molte disfunzioni nella parte organizzativa delle manifestazioni Lions. La conseguenza è che immediatamente il livello si abbassa e viene mostrato, specie agli ospiti esterni, un modo di agire non consono con la nostra quasi centenaria tradizione e storia.

Probabilmente e’, in parte, colpa dei cerimonieri di club, che non sono sufficientemente prepararti, ma penso che anche il distretto dovrebbe provvedere per tempo a prepararli bene al difficile compito che e’ per noi di primaria importanza.

Una manifestazione ben organizzata, ben condotta e ben riuscita e’ un importante biglietto da visita per il club e per tutti noi Lions.

Per quanto riguarda le serate per parlare di Lionismo, sarebbe opportuno che i club si riunissero a livello di zona o circoscrizione per organizzare eventi mirati, ma questo e’ un compito che riguarda i Presidenti di club, di zona e di circoscrizione. Certamente non mancherebbero i Past Governatori o i soci Lions esperti, disposti ad offrirsi quali relatori.

Già da qualche tempo, grazie anche alla voglia di discutere e alla passione del servire, abbiamo cominciato a parlarci tra di noi sui piu’ vari argomenti ed e’ un primo passo importante.

Inoltre ricordo che il nostro centro multimediale mettera’ presto a disposizione, di tutti i soci, filmati, spot e materiale promozionale, per conoscere e fare conoscere la nostra Associazione.

Parlando poi dei motivi delle uscite dei soci, oltre alla normale attivita’ svolta egregiamente dal GMT distrettuale, e’ in atto da parte del centro studi un sondaggio sull’argomento, a vari livelli, ed e’terminato ieri.
Faremo conoscere a tutti i risultati appena disponibili.

Per l’Accademia del Lionismo, trattata già precedentemente nella risposta ad Angelo Bellosono, potremmo valutare vantaggi e svantaggi solo con una sessione di tutti noi e poi decidere insieme se organizzarla e come.

Per finire ricordo ancora che il mio nuovo indirizzo di posta elettronica e’ : giovannipaolo.coppola@arubapec.it

L’indirizzo pubblicato sull’organigramma non è piu’ utilizzabile perche’ oggetto di un attacco di hacker.

Un abbraccio

Giampaolo

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