I BENI CULTURALI E I LORO SITI DI ORIGINE: il caso dei tesori di Fidia e il Partenone di Atene. – Lions Club – Distretto 108 L

I BENI CULTURALI E I LORO SITI DI ORIGINE: il caso dei tesori di Fidia e il Partenone di Atene.

14 ottobre 2014, 9:59

Il LIONS CLUB PASSO CORESE SABINA GENS, presente anche con il Labaro, in collaborazione con l’ACCADEMIA DEGLI OZIOSI ha tenuto un Convegno italo-greco sul tema:

I BENI CULTURALI E I LORO SITI DI ORIGINE:
il caso dei tesori di Fidia e il Partenone di Atene.

Grande la partecipazione al convegno tenutosi a Palazzo Ferrajoli, con presenze anche di Lion soci e non del Lions Club Passo Corese Sabina Gens.
Il Convegno è stato aperto con l’esecuzione dei due Inni Nazionali Greco ed Italiano e dopo la presentazione dell’Amico Ing. Giacomo Manzo Presidente dell’Accademia degli Oziosi, che ha letto un messaggio inviato dal Presidente della Repubblica si succedute le relazioni magistrali tenute da Spyros Kamalakis; Eleftherios Diamantaras; Dario Seglie che è stato anche brillante moderatore. Il grande spessore culturale degli interventi hanno messo in luce la necessità di riportare ad Atene una delle Cariatidi dell’Eretteo e tutte le statue sottratte al Partenone, oltre le 92 Metope staccate dalla trabeazione del Partenone e conservate al British Museum. Ad Atene il Partenone, santuario della dea vergine Atena, è la struttura più bella sull’Acropoli di Atene. Questo edificio non è semplicemente un imponente monumento di culto, è, allo stesso tempo, l’espressione dell’ideale classico, indicativo della grandezza di Atene durante l’epoca d’oro di Pericle, un esempio immutabile attraverso i secoli. Il Partenone non è una creazione casuale avvenuta ad una certa epoca. E’ il risultato di molte coincidenze storiche cumulatesi in un certo momento temporale della storia dell’Umanità. La costruzione del Partenone è espressione della della forza politica e militare di Atene Città-Stato dopo lo sconvolgimento delle Guerre Persiane, con gli ateniesi che respingono i barbari non solo dalle zone abitate dai Greci , ma anche dal resto del continente europeo.
Durante lo stesso periodo, quando l’antica Grecia stava raggiungendo il suo punto apicale, grandi artisti hanno prodotto i loro capolavori. Il rispetto degli antichi per le offerte sacre alla dea, anche conosciuta come Pallade Atena, ha lasciato, sepolti nelle cripte scavate nella sacra roccia dell’Acropoli in onore della Dea, a disposizione di tutti i migliori esempi di arte dei tempi arcaici. Oggi, molte di queste offerte sono presentate come preziosi reperti esposti nel nuovo Museo dell’Acropoli di Atene, luogo degno di onorare questi grandi geni del passato: Fidias, Iktinos, Kallikratis, Agorakritos, Alkamenis, Krisilas. L’Armonia, la Bellezza, l’Espressività. la Grazia, il Simbolismo, la Perfezione di ispirazione, lo studio e la realizzazione delle opere d’arte furono messe a disposizione del Demos (popolo) ateniese a metà del 5° secolo a.C. creando quello che divenne un capolavoro “senza tempo”.
L’accorato appello degli oratori affinchè tali capolavori, nati in Atene e che solo lì possono riprendere la loro vita culturale nella terra della grande Sapienza Umanistica, ha commosso tutto l’uditorio. Il movimento per la restituzione delle opere ad Atene nacque da Melina Mercouri, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. La prima parte del Convegno si è chiua con una proposta di petizione all’Inghilterra affinchè restituisca tali opere d’Arte.
La seconda parte del Convegno, tenuta dall’Amico Augusto Mastrantoni musicista polistrumentista, Ricercatore in Musicologia e Iconografia Musicale e Direttore dell’Ensemble “La Fontegara-Musica Antica”, ha dato la dimensione della nascita della musica classica dalla ricostruzione delle basi della musica greca, ricostruita attraverso i reperti e l’interpretazione delle note con approfonditi studi. L’Amico Augusto nel corso della sua relazione e del concerto ha manifestato la sua profonda cultura umanistica, la passione commovente che ha per la musica e la ricerca sostenendo l’importanza di portare nelle scuole la vera cultura umanistica che solo lei può formare con la sensibilizzazione al bello gli Uomini.

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