22 novembre 2014, 21:41
Dalla collaborazione tra l’Harvard Program Refugee Trauma e l’IISST – Liceo Majorana di Orvieto è nato il premio internazionale “Orvieto Youth Human Rights Award: Healing the invisible wounds” la cui cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti è avvenuta lo scorso 15 Novembre.
Erano presenti studenti, insegnanti e famiglie dei Licei di Orvieto e Terni che hanno presentato i loro elaborati, coinvolgenti e spesso commoventi, sui temi dei diritti umani e le numerose violazioni che, purtroppo, sempre più spesso avvengono nel mondo d’oggi.
Il vicesindaco di Orvieto e il dirigente scolastico dell’IISST hanno porto il loro saluto e sottolineato l’importanza di attività progettuali e laboratoriali nella formazione di competenze e cultura dei giovani, in particolare sui temi dei diritti umani.
Il Prof. Richard Mollica, direttore dell’Harvard Program in Refugee Trauma e da nove anni animatore di una Master Class in Orvieto che raccoglie docenti e studenti provenienti da prestigiose università americane, europee e africane, ha ringraziato i giovani partecipanti, speranza in un futuro migliore e portatori di una tradizione ricca di 2600 anni di storia, a partire dagli antenati etruschi, che pone ancora l’Italia e il nostro territorio come culla dell’Umanesimo Mondiale.
La parola è passata alla giuria composta da Professori del Karolinska Institutet di Stoccolma, della Yale University, della Queen Mary University of London, della Lesley University di Cambridge, dell’Università del Senegal che, non senza difficoltà per l’alta qualità degli elaborati presentati, hanno selezionato i giovani vincitori, tenendo conto dell’originalità, creatività, coinvolgimento personale, rilevanza artistica, correttezza e ampiezza informativa, efficacia comunicazionale.
Il primo premio è stato asseganto a Francesca Benucci, Elsa Maria Festa e Chiara Elisa Nannarelli del Liceo Classico di Orvieto con il lavoro “Human Rights”, una lettura e spiegazione della Carta dei Diritti Universali dell’Uomo che ha coinvolto un gran numero di giovani e cittadini orvietani. Il riconoscimento comporta, fra l’altro, uno stimolante viaggio a Boston per essere inseriti per qualche giorno nelle attività dell’ HPRT.
Il Lion Club di Orvieto è onorato di poter annoverare fra i soci attivi presso il proprio Leo Club due autori del lavoro premiato e si congratula per il risultato e per l’impegno che i giovani soci pongono in ogni attività che li vede coinvolti.
