I Lions incontrano i giovani nella comune passione per l’arte – Lions Club – Distretto 108 L

I Lions incontrano i giovani nella comune passione per l’arte

10 giugno 2016, 16:40

Lunedì 6 giugno presso il Liceo Classico “Tito Lucrezio Caro” di Roma si è svolta la premiazione degli studenti vincitori del Concorso promosso dal Responsabile del Comitato Distrettuale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico, prof. Nicola Bellezza.

Com’è consuetudine, ormai da parecchi anni, il Lions Club Roma Host Castel Sant’Angelo sponsorizza questa interessante iniziativa che unisce il mondo della nostra Associazione al mondo della scuola nella comune passione per l’arte, la bellezza e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, in piena sintonia con il dettato costituzionale (art. 9 Cost.).

In rappresentanza del Lions Club Roma Host Castel Sant’Angelo sono intervenuti il Presidente Gianfranco Liuzzi ed il Presidente in coming Francesco Novarina, nonché l’addetta stampa Anna Maria Acconcia e, naturalmente il prof. Bellezza. I due Presidenti ed il Responsabile Distrettuale hanno premiato, con un assegno   per ciascun elaborato, i giovani che si sono particolarmente distinti nello studio, analizzando, approfondendo opere e manufatti ricadenti nella zona del Flaminio.

Grazie all’opera e alla sensibilità della Dirigente dell’Istituto Prof.ssa Paola Favoretto ed, i particolar modo,  della  Coordinatrice del Concorso Prof.ssa Barbara Belotti sono stati  proposti degli elaborati, in linea  con il progetto Fai,  molto interessanti ed anche molto puntuali nel linguaggio prettamente tecnico, come sottolineato dall’amico Bellezza nel corso della  premiazione.

I premi sono stati assegnati a Bianca  Crostarosa  della  classe V B e due  ex aequo agli studenti delle classi V A e IV E. La vincitrice del primo premio ha prodotto uno studio sulle splendide vetrate di Duilio Cambellotti che ornano la Cappella di Santa Barbara situata all’interno del Sacrario dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio. Bianca non solo ha analizzato le vetrate, mettendo in risalto la personalità del famoso artista, ma ha anche svolto un’approfondita ricerca sulla iconografia di Santa Barbara, passando in rassegna grandi pittori quali Lorenzo Lotto, Palma il Giovane, Guercino e Francisco Goya, che nel corso della storia hanno effigiato la Santa. Essa, com’è noto, è la patrona degli artificieri, dei vigili del fuoco, dei minatori, cioè di tutti coloro che, per lavoro, sono esposti ai pericoli provocati  dal fuoco.

I due lavori che si sono aggiudicati gli altri premi sono:” San Valentino tra amore e misteri” e “La Fontana della Ciociara”. Il primo  elaborato ha approfondito la complessa storia delle catacombe, purtroppo abbandonate all’incuria, dell’antico santuario e delle controverse leggende sorte intorno alla figura  di questo Santo, il cui nome è legato, ormai, indissolubilmente alla festa degli innamorati e, quindi, come è facilmente intuibile, particolarmente cara ai giovani. Obiettivo principale dei ragazzi è stato quello di stimolare la coscienza dei residenti, dell’Amministrazione locale e degli organi competenti per recuperare e rendere di nuovo accessibile a tutti le catacombe. La redazione di questo breve saggio è stata anche l’occasione per visitare e frequentare un luogo di alta cultura, quale la Biblioteca di Storia dell’Arte e di Archeologia, sita a Palazzo Venezia, una delle strutture più importanti e più famose non solo a Roma, ma anche all’estero per tutti coloro che si si dedicano agli studi specialistici di arte e di archeologia.

Infine il saggio sulla Fontana della Ciociara, conosciuta come Fontana dell’Anfora, ha permesso di riscoprire uno scultore, Amleto Cataldi, famosissimo ai suoi tempi e poi, ingiustamente, caduto nell’oblio. La Fontana è una scultura in bronzo raffigurante una splendida ragazza, posta al centro di una vasca, accanto alla Casina Valadier, celeberrimo edificio in stile neoclassico situato al Pincio. La “ragazza”, esposta per la prima volta nel  1913, fu acquistata dal grande sindaco Ernesto Nathan e collocata a Villa Borghese, che era stata  appena  acquisita dallo Stato. Recentemente l’opera è stata restaurata dalla Soprintendenza Capitolina, ripristinando così l’originaria bellezza, nonché lo scorrere dell’acqua.

Questo Concorso assume, nell’ambito delle manifestazioni lionistiche, un particolare rilievo, perché si inserisce fra le numerose iniziative promosse  dall’Associazione a favore della tutela del nostro incommensurabile patrimonio artistico. In questa occasione i Lions hanno operato in collaborazione con docenti illuminati e con giovani seri e ben preparati, che    fanno ben sperare per il futuro del nostro Paese.

Maria Patrizia Campanella, Addetta Stampa del Lions Club Roma Pantheon

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