Dialogo col DG team – Lions Club – Distretto 108 L

Dialogo col DG team

16 febbraio 2014, 21:58

imageCaro Giampaolo, Vorrei, da lion …ormai trentennale, esternarti alcune mie considerazioni sul dibattito in corso su vari aspetti della vita associativa, in particolare sulla perdita di soci e la formazione.  Negli ultimi tre numeri della rivista nazionale è apparsa una mini inchiesta con oggetto specifico: i motivi che determinano l’uscita dei soci.Alle molte risposte giunte, molto diversificate, anche da parte di alcuni addetti ai lavori, ne vorrei aggiungere una come causa di abbandono: l’esistenza di un conflitto generazionale tra soci anziani e il carrierismo smodato di alcuni soci di più recente adesione, che finisce per determinare l’abbandono dei primi, incapaci o non desiderosi di opporsi al fenomeno.Quanto alla formazione, a mio parere, essa va posta su due piani: per i nuovi soci e per i soci anziani.Entrambe dovrebbero essere gestite in forma più moderna, più convincente e meno supponente.

Mi è parsa convincente la proposta avanzata dall’amico Sergio Gigli in un suo articolo sulla rivista nazionale, di trasmettere preventivamente, ai partecipanti ai corsi, sopporti informativi – sia elettronici che cartacei per coloro che ancora ignorano l’informatica – sui quali poter sviluppare, nelle successive sezioni di formazione, gli argomenti, in forma realmente interattiva.

Quanto alle sessioni di formazione per i nuovi soci, queste dovrebbero svolgersi prima ancora della loro immissione nei club. E’ormai invalso l’uso, generalizzato, d’immettere nuovi soci solo in occasione della visita del Governatore, purtroppo senza un’adeguata programmazione e preparazione, e con la sola giustificazione dell’urgenza per l’evento ormai imminente.

In questi ultimi tempi, poi, abbiamo anche assistito a immissione di nuovi soci per gruppi di decine per volta.

Sarebbe interessante verificare il successivo grado di partecipazione di questi amici alla vita del club, e della loro permanenza nell’Associazione..

Si torni all’antica regola della frequentazione prima dell’immissione (quanti club la praticano ?). Una preventiva formazione del socio può costituire un buon deterrente al suo successivo immediato allontanamento.

Non si diventa lion se non si ha la predisposizione al servizio (che va verificata) o se si pensa che l’appartenenza ad un gruppo prestigioso, da frequentare quando possibile, sia il mezzo per vivere il tempo libero in modo diverso.

L’altro piano della formazione, quello dei vecchi soci, a mio parere, richiede un’argomentazione di maggior respiro.

Non vi è dubbio che il vecchio socio é piuttosto restio all’aggiornamento, avendo la pretesa di sapere tutto, o quasi tutto.

A un lion con tanti anni di affiliazione e con un cursus honoris di tutto rispetto, é difficile imporre corsi di formazione.

Ma è possibile, sol che si creino alcune condizioni che sintetizzerei con un termine: curiosità, cioè desiderio di scoprire quali sono le novità, quali le ultime notizie dal Distretto, dalla sede centrale, quali  i problemi, quali i progressi dell’Associazione, quali gli aggiornamenti.

Solo così si può creare un incentivo alla partecipazione degli anziani alla formazione.

Certamente è estremamente positiva la tua iniziativa degli incontri del 1^ VDG con i VP per parlare del ruolo strategico del presidente del club.

Ma io ho in mente anche qualcosa d’altro, che mi permetto suggerire.

Non è una mia idea originale; lo è di altri distretti e in particolare dell’Ia3: l’Accademia di Lionismo.

Sono corsi d’informazione e approfondimento sulla nostra Associazione, e sono destinati principalmente a quanti intendono fornire la propria disponibilità per servire in qualità di Officers il proprio club e il Distretto.

L’Accademia non è in contrasto con GMT-GLT perché approfondisce temi che spesso non è possibile farlo in dettaglio nelle riunioni di formazioni.

Se lo ritieni opportuno, posso fornire i programmi.

Una delle caratteristiche dell’Accademia è che è a base volontaria  e serve per i soci che vogliono approfondire e conoscere meglio l’Associazione.

Un’ultima informazione: a conclusione degli incontri (in genere quattro) è rilasciato un attestato di frequenza che sarà parte del curriculum del socio e costituisce titolo preferenziale per il conferimento e la candidatura a incarichi distrettuali.

E’ questo un aspetto di non poco conto perché costituisce un deterrente alla corsa all’incarico che, poi, magari, serve solo, per essere presente nell’Ordinamento distrettuale.

Pongo alla tua attenzione questi miei pensieri un po’ in libertà, proprio nello spirito costruttivo che ti ha suggerito i Dialoghi con il 1^ VDG.

T’invio un forte abbraccio.

 

Angelo Bellosono

 

 

Risposta del 1° VDG Giampaolo Coppola

 

Carissimo Angelo,

 

ti ringrazio per avere voluto aggiungere un tuo contributo al libero dialogo che si e’ instaurato tra soci e il 1° VDG.

Molte delle considerazioni da te fatte, a mio avviso, sono condivisibili.

Mi limitero’ solo a fare qualche commento personale sui diversi aspetti da te trattati.

Una causa di abbandono e’ quello che tu chiami “conflitto generazionale” e cio’ e’, purtroppo , vero, ma, quando vengono immessi nuovi soci che si rivelano subito “carrieristi” , i soci storici dovrebbero essere piu’ attenti e vigili, se veramente ci tengono alla buona salute del loro club.

Mi chiedo, poi,  dove e’ il socio padrino o il mentore o il censore, per non parlare del Presidente del Club che dovrebbe opportunamente evitare comportamenti difformi dallo spirito lions ?

Per quanto riguarda i corsi di preparazione alla vita lions concordo sul fatto che sarebbe sempre opportuno prevedere sessioni informative/formative sulla nostra associazione prima dell’ingresso effettivo nel club, abbinate a saltuarie presenze a qualche manifestazione lions nel periodo precedente l’immissione.

Tuttavia sta al club, nella sua autonomia, valutare con molta attenzione questa problematica, considerando le possibili conseguenze negative che potrebbero derivare da un’entrata nel club di un socio che non ha compreso bene i nostri scopi e il nostro modo di operare.

Per i soci piu’ anziani, lionisticamente parlando, abbiamo, negli ultimi tempi cercato di stimolare quella che tu chiami “curiosita’ del nuovo” con sessioni interattive molto simili al CEP e con la proiezione di filmati e foto prodotti dal nostro centro multimediale da poco istituito.

Il gradimento da parte di tutti e’ stato entusiastico, ogni volta che nelle nostre assemblee e congressi sono stati proiettati filmati su tutte le attivita’ dei Lions nel mondo, in Italia e nel nostro distretto. A mio avviso, solo potenziando questa struttura e proiettando i filmati Lions nelle diverse manifestazioni dei club, si potra’ tenere aggiornati tutti i soci, sollecitando il loro spirito di appartenenza.

Per quanto riguarda l’Accademia del Lionismo, questo argomento e’ molto complesso e richiederebbe un ampia discussione in sede assembleare o congressuale per poter prendere una qualunque decisione in merito.

Quanto agli incarichi distrettuali, nel frattempo, penso che sara’ necessario introdurre in un prossimo futuro qualche importante innovazione che possa garantire al distretto la collaborazione solo di officer motivati e competenti.

 

Un abbraccio

                                                                                                                  Giampaolo 

 

 

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