LC Foligno – Esploriamo il rapporto tra percezione sensoriale, arte e inclusione – Lions Club – Distretto 108 L

LC Foligno – Esploriamo il rapporto tra percezione sensoriale, arte e inclusione

8 aprile 2025, 18:37

L’essenziale è invisibile agli occhi: quando la medicina incontra l’arte

Il Teatro Subasio di Spello ha ospitato venerdì 5 aprile 2025 il convegno “L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI — la Medicina incontra l’Arte”, un’iniziativa promossa dal Lions Club Foligno in collaborazione con il Comune di Spello, la Lega del Filo d’Oro e l’Associazione Socioculturale per Ciechi e Ipovedenti “Il Sole”. L’evento ha offerto un’importante occasione di riflessione sul rapporto tra percezione sensoriale, arte e inclusione, riunendo esperti, testimonianze dirette e contributi scientifici in un dialogo multidisciplinare di grande valore umano e sociale.

IL POTERE DELLA TESTIMONIANZA

La giornata si è aperta con la toccante testimonianza della Dott.ssa Katia Mascioni, che ha condiviso la sua esperienza di progressiva perdita della vista nel 2022. “Mi sono trovata improvvisamente in un mondo di oscurità e dolore,” ha raccontato, “un’esperienza che mi ha fatto comprendere il valore di cose semplici come guardare il viso di mio figlio o un tramonto.” Durante il periodo più difficile, la musica e gli audiolibri sono stati fondamentali per il suo recupero. Dopo il miglioramento, grazie alle cure mediche e al sostegno dei suoi cari, ha sentito il bisogno di aiutare chi stava peggio, visitando la Lega del Filo d’Oro e successivamente entrando nel Lions Club di Foligno. Il suo messaggio finale è stato un potente invito alla resilienza: “Reagite sempre, abbiate forza, siate sempre speranzosi anche nei momenti più bui della vita.”

LA DISABILITÀ COME SFIDA SOCIALE

Il Prof. Mauro Zampolini, riprendendo la testimonianza, ha evidenziato un concetto fondamentale: “La disabilità non è mai un problema personale, è un problema di interazione con il mondo esterno.” Ha sottolineato come un ambiente accogliente ed empatico possa diminuire l’impatto della disabilità, mentre le barriere – non solo fisiche ma anche relazionali – lo aumentano. Questa visione sociale della disabilità è risultata uno dei temi centrali dell’intero convegno.

CONOSCERE PER PREVENIRE

Il Prof. Giovanni Lupidi ha presentato un quadro scientifico dettagliato sull’ipovisione, definendola come un deficit visivo che limita le attività quotidiane. Con 246 milioni di ipovedenti a livello globale, di cui 1.200.000 in Italia, si tratta di una questione di rilevanza sociale. Ha illustrato le diverse cause, che variano tra paesi in via di sviluppo (principalmente cataratta e tracoma) e paesi sviluppati (degenerazione maculare senile e glaucoma). Di particolare interesse la parte dedicata ai trattamenti più recenti e l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, soprattutto per patologie come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare senile.

IL FILO D’ORO CHE UNISCE

Un contributo particolarmente significativo è stato quello del Dott. Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro. Attraverso un emozionante filmato, ha ripercorso la storia dell’organizzazione, nata nel 1964 grazie alla tenacia di Sabrina Santilli, una donna diventata sordocieca a causa di una meningite. “Il filo d’oro – ha spiegato – simboleggia quel legame che permette a chi non vede e non sente di restare in contatto con il mondo.” Oggi l’organizzazione è presente in 11 regioni italiane, ma il cammino verso il pieno riconoscimento dei diritti è ancora lungo: “Nonostante le leggi esistenti, manca ancora una vera attuazione nei fatti dei diritti sanciti per le persone con disabilità,” ha sottolineato Bartoli.

QUANDO L’ARTE INCONTRA IL TATTO

La seconda parte del convegno è stata dedicata alla dimensione artistica e sensoriale. Il Prof. Andrea Baffoni ha esplorato l’evoluzione del “tattilismo” nell’arte del Novecento, citando Filippo Tommaso Marinetti e Bruno Munari. Quest’ultimo ha applicato il tattilismo anche in ambito pedagogico, realizzando nel 1976 il primo laboratorio tattile per una bambina non vedente. “Le mani guardano,” titolo della mostra del 1977 a Milano, ha rappresentato una rivoluzione culturale, invitando a toccare le opere e rovesciando il tradizionale divieto. Baffoni ha concluso presentando esempi concreti di fruizione artistica attraverso il tatto, come il Museo Tattile Anteos di Bologna e il progetto “Trasimeno per tutti” a Castiglione del Lago.

VEDERE CON ALTRI SENSI

Di grande impatto la testimonianza del Dott. Enrico Marzola, cieco assoluto dalla tenera età a causa di un glaucoma congenito. “Il vero problema della cecità non è la perdita della vista,” ha affermato, “ma i pregiudizi degli altri che limitano la vita sentimentale e lavorativa.” Ha raccontato la sua esperienza con la scultura e di come abbia utilizzato e costruito tavole tattili per la riabilitazione di pazienti emiplegici, anticipando tecniche oggi standardizzate.

LA MUSICA COME PONTE

Il Prof. Stefano Ragni ha concluso la giornata esplorando il rapporto tra musica e disabilità visiva. Ha ricordato la figura storica di Maria Theresia von Paradis, musicista non vedente del XVIII secolo, amica di Mozart e Salieri, che imparò la composizione attraverso meccanismi tattili. L’intervento si è concluso con un intermezzo musicale che ha dato voce concreta al potere inclusivo dell’arte sonora.

La serata è stata arricchita da interventi musicali con Anna Rita Masciotti (soprano), Marco Pelliccioni (clarinetto) e Stefano Ragni (pianoforte) e ha riscosso un grande successo anche la mostra e lotteria di beneficenza con le opere della pittrice Donatella Masciarri, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla Lega del Filo d’Oro.

UN IMPEGNO CHE CONTINUA

Il convegno ha dimostrato ancora una volta come i valori fondanti del Lions Club – servizio, solidarietà e attenzione ai bisogni della comunità – possano tradursi in iniziative concrete di grande impatto sociale e culturale.

L’incontro tra medicina, arte e testimonianze personali ha offerto una prospettiva multidimensionale sulla disabilità visiva e sensoriale, evidenziando non solo le sfide ma anche le straordinarie possibilità offerte dalla tecnologia, dall’arte e dalla solidarietà umana.

Come ha ricordato il Prof. Zampolini nelle conclusioni: “La disabilità può essere vista non solo come un problema, ma anche come un’opportunità e soprattutto come fonte di diritti, in particolare il diritto ad avere le stesse opportunità.”

“Con questo evento abbiamo voluto dimostrare che l’essenziale nella vita, come nell’arte e nella medicina, spesso si nasconde oltre il visibile, nella capacità di percepire con tutti i sensi e con il cuore”, ha dichiarato Marco Pelliccioni, Presidente del Lions Club Foligno, nel suo intervento conclusivo.

Un messaggio potente che risuona profondamente con la missione di servizio che da sempre caratterizza l’azione dei Lions nel mondo.

 


Servire con il cuore, vedere con l’anima: il Lions Club Foligno continua il suo impegno sul territorio per una società più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti.

 

 

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