Il Club Roma Ara Pacis per il LIONS Day ad Amatrice – Lions Club – Distretto 108 L

Il Club Roma Ara Pacis per il LIONS Day ad Amatrice

11 aprile 2017, 16:40

Domenica 9 aprile i Club del Distretto LIONS 108L per celebrare insieme il LIONS Day ad Amatrice.
Perché?
Perché, come leggo su un articolo in Internet, “Amatrice meritava di essere amata anche prima della tragedia del terremoto”.
Arriviamo in pullman con un po’ di apprensione per la strada tortuosa; qualcuno esprime perplessità sulla opportunità della “invasione” che stiamo per compiere in un Paese travagliato.
In prossimità dell’arrivo alcuni si commuovono: forse il ricordo di parenti o amici o momenti felici colpiti al cuore. Ammiriamo boschi e vallate, gli occhi si beano del verde timido della primavera. Circondati dagli Appennini innevati, li ammiriamo, li fotografiamo, ma il pensiero va al lungo inverno che le persone sopravvissute al terremoto hanno subito, sperando che il prossimo non li veda ancora baraccati e che persone e animali non muoiano più anche di freddo.
E’ la Domenica delle Palme. Assistiamo alla celebrazione della Santa Messa; il piazzale è gremito e le parole giungono flebili, mesta è la musica che accompagna il rito.
Però la giornata è serena, il cielo terso; non una nuvola, nessuna minaccia di freddo o pioggia. Fa caldo e pian piano ci dirigiamo verso l’Area Food. I Presidenti dei Club portano i loro Labari che posizioneranno a testimoniare una presenza corale e solidale.
E, all’improvviso, la scena cambia. Accolti dalle belle musiche del gruppo Archetipo Ensamble e dalla magica voce di Maria Ausilia D’Antona, cominciamo ad entrare nel piazzale dove è stata ricostruita la bellissima scuola donata dalla Regione Trentino.
Vediamo decine di lunghe tavolate apparecchiate per le 700 persone giunte ad Amatrice e prendiamo coscienza pian piano della forza degli abitanti di un’Italia che è stata definita “semplice e profonda, Italia di provincia, genuina”.
Siamo ospiti dell’Hotel Ristorante “ROMA”, fondato nel 1897 e distrutto dal violento sisma dello scorso 26 agosto. Vedere con i nostri occhi le sue macerie e quelle di tante abitazioni, i cumuli di rovine, i tetti crollati, pensare alle centinaia di vittime… Le immagini televisive scompaiono di fronte alla realtà.
Come dicevo, però, respiriamo subito un’aria di speranza, di concreta laboriosità. I piatti sono di porcellana: i gestori del ristorante “ROMA” li esibiscono con orgoglio. Si sono salvati anche essi ed è un messaggio di amore per la Vita ed il Futuro offrire su quei piatti a ben 700 persone la loro rinomata “Amatriciana bianca e rossa”, antico e sempre attuale piatto popolare inventato dai pastori.
La nostra malinconia rapidamente cede il passo ad un vociare amico, ascoltiamo musica, ammiriamo le danze del gruppo dei ballerini di Roma, cantiamo con gioia mentre seguiamo con lo sguardo i 299 palloncini bianchi che l’ottimo Enzo Pagani fa volare in cielo in ricordo delle vittime.
Assistiamo alle celebrazioni ufficiali, ai discorsi del nostro Governatore, a tutte le iniziative messe in opera dal Responsabile del LION Day.
Ma io sono qui a raccontare solo una voce del cuore, la gioia di sentirmi parte della Famiglia LIONS che ha saputo riunirsi compatta, il piacere che si accompagnerà al ricordo di dire “IO C’ERO!”
Maria Negro
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